Ci ha lasciati una straordinaria fotografa americana, Mary Ellen Mark .
In uno dei commenti sulla sua pagina facebook trovo scritto ” a brave photographer never dies! she just became part of the history! she gave us beautiful & unforgettable photos !” .
Beh, è una perfetta sintesi di come la fotografa americana abbia attraversato il secondo dopoguerra, e documentato fino ai nostri giorni la vita e le contraddizioni della nostra società.
Finissima ritrattista, amante del bianco e nero, della pellicola, della Nikon e della Leica (capite perchè mi piacciono tanto le sue immagini), Mary Ellen Mark iniziò con la pubblicazione di un servizio sul mondo della tossicodipendenza a Londra, e fu capace di realizzare uno straordinario reportage su Madre Teresa di Calcutta. Continuò rappresentando in giro per il mondo, e nei suoi States, l’emarginazione dei popoli e dei sentimenti.
Suoi i racconti fotografici sull’handicap in Islanda e sulla prostituzione minorile nei paesi asiatici.
Bellissima, sia da giovane che nella vitalità dei suoi 75 anni, fu anche una eccellente fotografa di scena, collaborò con F.Ford Coppola sul set di “Apocalypse Now”, e con Federico Fellini per “Satyricon”. I suoi reportage sono stati pubblicati da “Life“, “New York Times“, “Paris Match“, “Rolling Stone“, “The New Yorker” e “Vanity Fair”. Non sto a contare i numerosi e prestigiosi premi vinti.
La sua fotografia che più mi ha colpito, e che me la fa accostare ad un mostro sacro della fotografia come Dorothea Lange (anche lei americana e anche lei donna), è l’immagine della famiglia americana che vive in un’automobile, e che rappresenta, così come Migrant mother, il fallimento del sogno americano, fallimento ben leggibile negli occhi dei quattro soggetti. Questa immagine, intitolata “The Damm family in their car” è la logica prosecuzione di Madre Migrante, come se gli emigranti dal Midwest fossero finalmente riusciti ad arrivare in California (siamo in periferia a Los Angeles), ma non vi avessero trovato nulla se non la propria disperazione .
Il suo sito è https://www.maryellenmark.com/