Ed Motta è un musicista nato a Rio de Janeiro, e con la sua musica spazia dal funky al soul, dal jazz al rock.
Accompagnato da una band di eccellenti musicisti, è praticamente impossibile stare fermi ai suoi concerti: il ritmo ti entra nelle vene e sei costretto a ballare; beh, forse non proprio a ballare quando sei seduto in un teatro come quello di Busseto, nel quale Ed Motta si è esibito nell’ambito del Barezzi Festival, ma certo erano in tanti a tenere il ritmo mentre il musicista brasiliano si esibiva nel suo vasto repertorio.
Accompagnato da tastiere, batteria, chitarra e basso, Ed Motta con la sua voce straordinaria si è anche esibito in uno struggente ricordo di Pino Daniele, ricordando a cappella la famosa “Yes I know (My way)” dell’indimenticato musicista partenopeo.
Dal suo primo album nel 1990 fino a d oggi, numerose sono state le sue collaborazioni con musicisti del calibro di Roy Ayers, 4 Hero, Seu Jorge, Incognito, Bo Diddley e Ryuichi Sakamoto.
L’album “Aor” è un tributo di Ed Motta a gruppi come Doobie Brothers, Earth, Wind & Fire, Chicago, Steely Dan e Beach Boys, che ne hanno influenzato il lavoro di cantante e tastierista. La voce di Ed Motta ricorda Donald Fagen, con progressioni melodiche inusuali.
Ho scelto anche per il soul e il funky di fotografare in bianco e nero il concerto di Ed Motta, perchè inevitabilmente la mancanza del colore aiuta a concentrarsi sugli elementi salienti dell’immagine
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