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Tabgha

Nella notte scorsa un incendio ha danneggiato la chiesa cristiana di Tabgha, sul lago di Tiberiade, in Israele.

Si tratta di un luogo che ho avuto la fortuna di visitare diverse volte: la chiesa in sé è di costruzione recente ma, oltre ad essere una dei pochi edifici religiosi cristiani in Israele costruiti nel rispetto dello stile delle chiese preesistenti, conserva al proprio interno quegli splendidi mosaici di epoca bizantina che molto conoscono.

Infatti la chiesa di Tabgha sorge sul luogo di precedenti costruzioni, addirittura del IV secolo AC, e nel luogo descritto da Egeria nei suoi racconti di pellegrina: “Non lontano (da Cafarnao) si vedono i gradini di pietra, sui quali stette il Signore. Là, presso il mare, c’è una campagna erbosa con fieno abbondante e molte palme e, lì vicino, sette sorgenti ognuna delle quali emette infinita acqua; in questa campagna il Signore saziò una moltitudine con cinque pani e due pesci. La pietra su cui il Signore depose il pane è divenuta un altare… Presso le pareti di quella chiesa passa la via pubblica, dove Matteo ebbe il suo telonio. Sul monte vicino c’è un luogo dove il Signore salì per dire le Beatitudini”.

Si tratta quindi di uno dei pochi luoghi per i quali si ha la ragionevole certezza che in essi sia avvenuto un episodio narrato dai Vangeli.

Poterla visitare in un momento di calma, libera dalle quantità di pellegrini che spesso la affollano, è qualcosa di impagabile.
Fortunatamente la chiesa vera e propria, con i suoi preziosissimi mosaici, è stata risparmiata dall’incendio, che ha invece danneggiato il perimetro esterno del cortile di accesso.