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Sebastião Salgado a Milano

Una premessa: considero Sebastião Salgado, insieme a Steve McCurry, il più grande fotografo vivente. Le sue immagini, in particolare quelle sul lavoro dell’uomo, sono semplicemente straordinarie, hanno la forza che solo una capacità di visione fuori dal comune, prima ancora che una tecnica eccellente, possono produrre.

Entrando nella mostra allestita nel Palazzo della Ragione a Milano, si è subito colpiti da un bianconero stampato a livelli mai visti, almeno da me, degno supporto ad immagini naturalistiche di incredibile impatto.
La mostra “Genesi” racconta appunto, attraverso decine di stampe (molte di grande formato) la vita nei diversi angoli del nostro pianeta, di come la mano dell’uomo spesso metta a rischio l’ambiente, gli animali, l’uomo.Dal punto di vista fotografico è un trionfo di carta baritata, neri pieni e bianchi puri, con tutte le sfumature del grigio in mezzo: credo, come dicevo, che non sia possibile stampare il B&W meglio di così.

I contenuti poi sono affascinano per forza, geometrie, punti di visione.

Tutto bellissimo quindi? Quasi…nel senso che le ultime immagini, quelle scattate dal 2010 in poi , appaiono un po’ più piatte delle prime, sono sempre bellissime ma forse frutto di mestiere più che di ispirazione, la vita in Africa non è rappresentata con lo stesso afflato di quella nella sua America Latina.

Quella di Milano rimane comunque un’ottima occasione per vedere il lavoro del fotografo brasiliano, che insieme alla moglie ha realizzato una fondazione che si occupa di riforestazione.

PS sarà un caso che le foto meno convincenti (poche, beninteso) siano state tutte realizzate in digitale, mentre le prime a pellicola?